Le Fonti del Clitunno sono un piccolo lago dalle acque cristalline immerso in un affascinante parco in cui i colori, la luce e i riflessi creano uno spettacolo straordinario e suggestivo. Una grande ricchezza e varietà di fauna e flora rendono questo luogo molto interessante dal punto di vista naturalistico, ma il suo valore è anche storico e culturale. Non è un caso dunque che si tratti di un sito turistico molto amato e gettonato: si trova a pochi chilometri da Todi ed è il luogo ideale per trascorrere una piacevole giornata all’aria aperta, passeggiare, fare sport, leggere un libro, osservare e magari fotografare le meraviglie naturali presenti in questo grande e meraviglioso giardino nel cuore dell’Umbria.
Le Fonti del Clitunno
Le Fonti del Clitunno costituiscono la sorgente del fiume Clitunno. Sono generate da fessure presenti nella roccia, a tratte visibili sul fondo del lago artificiale. Hanno un perimetro di poco più lungo di 400 metri e una superficie di quasi diecimila metri quadrati. Il verde che le circonda è composto soprattutto da salici, pioppi e muschio mentre tra le specie animali nelle quali è possibile imbattersi visitando il parco ci sono cigni e volatili acquatici.
Le acque delle Fonti del Clitunno sono caratterizzate da una straordinaria limpidezza e da riflessi smeraldo e sono popolate da vegetazione ricca e particolare: oltre al muschio sono presenti le fanerogame, la coda di cavallo acquatica, la mestolaccia, la brosca increspata, la gamberaja maggiore, il nontiscordardimè delle paludi, il nasturzio acquatico. Questo piccolo lago offre dunque delle suggestioni davvero uniche che hanno ispirato poeti come Properzio, Plinio, Virgilio, Byron e Carducci.
Il Tempio del Clitunno
Una visita alle Fonti del Clitunno può essere abbinata a quella al Tempio del Clitunno che si trova a breve distanza dal parco, sempre nel comune di Campello sul Clitunno. Detto anche Tempietto del Clitunno, fa parte del sito seriale “I Longobardi in Italia – I luoghi del potere” inserito nel Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. È particolarmente interessante per la vista e la posizione che occupa. Plinio il Giovane lo descriveva come un luogo riparato da “antichi e ombrosi cipressi ai cui piedi scaturisce una fonte che forma un laghetto”. Ha la forma di un tempietto classico, poggiato su alto podio con la facciata caratterizzata dalla presenza di quattro splendide colonne corinzie che sostengono l’architrave su cui si trova l’iscrizione che dedica la chiesa al “Dio degli angeli”. All’interno si trovano affreschi e sculture in rilievo.
Per maggiori informazioni e per visitare i due siti www.ecomuseocampello.it.