A Natale le tavole umbre si riempiono di prelibatezze tipiche sia salate che dolci e, tra queste ultime, molto diffuso è il torciglione. Dolce a base di mandorle e dalla tipica forma che richiama appunto quella di un serpentone o di una spirale, sembra che affondi le sue origini nell’area del lago Trasimeno, ma oggi è conosciuto e apprezzato un po’ in tutto il territorio regionale, fino anche ad alcune zone della provincia di Terni. Secondo alcune interpretazioni la forma starebbe a simboleggiare la ciclicità della vita e la capacità di rinnovarsi e di cambiare pelle. Altri sostengono invece che più semplicemente questo dolce sia un richiamo all’anguilla del Trasimeno. In particolare, secondo la tradizione orale perpetrata nei secoli, questa preparazione sarebbe nata quando, in occasione della visita di importanti religiosi provenienti dal Vaticano, ci si sarebbe trovati in mancanza di pesci da preparare per il loro banchetto. Si racconta quindi che le donne della cucina improvvisarono un piatto utilizzando gli ingredienti che avevano in dispensa e diedero al preparato la forma simile a quella di un pesce o di un’anguilla appunto. Vediamo quindi la ricetta del torciglione umbro.
Ingredienti
- 500 grammi di mandorle dolci
- 100 grammi di mandorle amare
- 4 uova
- 400 grammi di zucchero
- 80 grammi di farina
Preparazione
Dopo averle pulite, tritate le mandorle dolci e amare, ottenendo così una farina che può restare anche abbastanza grossolana. Rompete le uova, separate il tuorlo dall’albume e montate a neve gli albumi stessi. A questo punto unite agli albumi la farina di mandorle, lo zucchero e la scorsa grattugiata del limone. Mischiate fino a ottenere un impasto omogeneo da lavorare con le mani per fare in modo che assuma la forma allungata che desideriamo. Disponete il torciglione su una teglia ricoperta di carta da forno facendo in modo che abbia la caratteristica conformazione a spirale tipica del torciglione. Prima di mettere a cuocere potete sbizzarrirvi con la decorazione del dolce. La soluzione più classica è di aggiungere due gocce di cioccolato oppure due chicchi di caffè o due acini di uva passa per fare gli occhi e una mandorla intera a definire la lingua che fuoriesce dalla bocca. Mandorle a scaglie, pinoli, uva passa, confettini e codette colorate possono essere usati per decorare il corpo del serpentello. C’è chi spennella anche leggermente la superficie del dolce con dell’albume. La cottura deve essere effettuata a forno preriscaldato alla temperatura di 180 gradi per circa mezz’ora e comunque fino al raggiungimento della doratura della superficie del dolce.